Operiamo sinergicamente in modo sistemico con la Cooperativa “Sì, si può fare” e l’Associazione AEMOCON, per offrire un nuovo modo di sostenere il percorso della Persona con deficit verso la vita adulta, superando il modello assistenziale.

Fondiamo le nostre azioni sugli studi e sulle ricerche in Pedagogia Speciale del prof. Nicola Cuomo sul Metodo Emozione di Conoscere e il Modello Empatico-Relazionale.

Ci ispiriamo ai valori della Convenzione ONU per i diritti delle persone disabili:

Gli Stati Parti di questa Convenzione riconoscono l’eguale diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella comunità, con la stessa libertà di scelta delle altre persone, e prendono misure efficaci e appropriate al fine di facilitare il pieno godimento da parte delle persone con disabilità di tale diritto e della piena inclusione e partecipazione all’interno della comunità

[2006, Convenzione ONU per i diritti delle persone disabili – Art. 19 Vita indipendente ed inclusione nella comunità

Offriamo una innovativa modalità di progettare interventi nel campo della disabilità, proponendo progetti personalizzati, consulenze e incontri formativi rivolti a persone con deficit (dalla nascita alla vita adulta) e alle loro famiglie, nel rispetto del cambio di paradigma richiesto dalla convenzione ONU per cui non è la persona che deve dimostrare di sapere essere parte attiva della Società, ma è la Società, con i suo servizi e i suoi contesti, che deve essere accessibile a tutti, a prescindere dalle caratteristiche di ciascuno.

Proponiamo un nuovo modo di vedere la persona con deficit e non un nuovo modo di prendersene cura: pensarla come parte della Società di tutti, dotata della stessa libertà e diritti.

Lavoriamo per creare occasioni affinché ogni singola persona, nel rispetto delle sue originalità, possa crescere e maturare nel mondo di tutti, anzichè organizzare luoghi di abitazione, lavoro e di tempo libero dedicati unicamente alle persone con disabilità.

Crediamo che ogni persona sia in grado potenzialmente di fornire una risposta originale al contesto e trovare un suo ruolo attivo e utile in quel processo continuo che deve poter essere l’inclusione. La persona con disabilità – anche la più complessa – è portatrice di una sua originalità e di risorse che vanno scoperte e potenziate, altrimenti rischiano di disperdersi o, peggio ancora, di non emergere.

Sosteniamo le famiglie nella costruzione del progetto di vita indipendente del proprio figlio aiutandole a divenire, assieme alla stessa persona con disabilità, i registi di tale progetto all’interno di una co-progettazione dinamica, in cui  individuare insieme obiettivi, strategie e azioni utili.