Realizzazione personale e partecipazione sociale

Per una piena realizzazione personale e partecipazione sociale il lavoro è l’elemento più potente a disposizione della persona.

Il lavoro,  oltre a essere un diritto della persona, diviene così occasione indispensabile per far nascere, acquisire e potenziare tutta una serie di abilità, competenze che altrimenti non potrebbero essere conseguite in situazioni assistenziali, ghettizzanti, lontane dalla realtà.

Il lavoro, per la persona con deficit, significa finalmente entrare in un contesto con un’organizzazione a cui bisogna adattarsi, vivere un’esperienza relazionale con delle regole e condizioni reali, percepirsi in una dimensione adulta.

BOTTEGAIO NOSTRANO – LABORATORIO PUNTO VENDITA 

Si tratta di un vero e proprio laboratorio di ricerca-formazione-azione in cui si sperimentano e si mettono in atto strategie e piste di lavoro cucite su misura in relazione ai progetti personalizzati di ciascuna persona con disabilità quale sostegno al diritto al lavoro.

La scelta del Punto Vendita come contesto operativo nasce da numerose iniziative sperimentali promosse negli ultimi vent’anni dal professor Cuomo e dal suo staff di ricerca, che ne mettono in luce le numerose occasioni che può offrire per intervenire sullo sviluppo delle autonomie, della socializzazione e degli apprendimenti in una dimensione inclusiva.

Attraverso l’esperienza lavorativa all’interno del Punto Vendita, la persona con deficit può scoprire un suo ruolo attivo – il lavoro diviene così una potente leva identitaria per scoprire ed esercitare il proprio potere di azione.

“La potenza di una formazione in un negozio sta nel fatto che tale ambiente è ricco di opportunità formative sia sul piano relazionale, che su quello della socializzazione e degli apprendimenti. Le potenzialità delle esperienze in un “punto vendita” propongono, proprio per l’estema variabilità di quanto accade al suo interno giorno per giorno, l’imparare a saper gestire tale imprevedibilità. 

In un negozio in certi momenti vi sono molte persone, in altri poche, in altri nessun cliente; certa merce è richiesta più in un periodo, improvvisamente viene a mancare un prodotto e bisogna cercarlo in magazzino, altri sono in scadenza….La giornata in un negozio propone il pulire, l’organizzare le merci, contattare i fornitori, rispondere al telefono, pagare le bollette, pensare al come fare pubblicità….Una varietà di occasioni e attività tenute assieme da un’unica dimensione.

Il negozio offre uno sfondo unificante che propone una molteplicità di eventi, di attività, una riorganizzazione permanente, una vera e propria ginnastica cognitiva” N. Cuomo, Inchiesta n° 151/2006

TIROCINI E INSERIMENTI LAVORATIVI

Fondazione Condivivere supporta le persone con deficit nella ricerca di contesti lavorativi reali e non protetti, in cui avviare inserimenti lavorativi o svolgere tirocini formativi finalizzati al potenziamento delle competenze cognitive ed affettive.

Per fare questo si avvale di uno specifico Protocollo per l’inserimento lavorativo previsto nell’ambito del Metodo Emozione di Conoscere, che prevede le modalità e le fasi in cui avviene l’accompagnamento della persona disabile all’interno del contesto per opera di un operatore formato.

Il Protocollo parte dal principio secondo cui l’inserimento è frutto di un adattamento reciproco tra persona disabile e contesto lavorativo e si allontana quindi dalla comune idea secondo cui sia necessario sviluppare prima un certo livello di competenze o possedere dei requisiti di base per poter accedere al lavoro.

E’ importante però che ogni inserimento sia frutto di un’attenta e rigorosa progettazione, di una conoscenza previa del contesto e della persona, di un accompagnamento da parte di personale esperto durante la fase di inserimento e di un continuo monitoraggio successivo, oltre che di una formazione continua al contesto.

I principali momenti previsti dal Protocollo per l’inserimento lavorativo sono:

  1. sopralluogo nei contesti e raccolta dati finalizzata a individuare o creare ad hoc mansioni possibili per la Persona
  2. confronto con i colleghi di lavoro e loro formazione
  3. affiancamento, osservazione e monitoraggio nella prima fase di inserimento
  4. rilevazione dei “sa fare” e delle criticità, sia relativamente alle mansioni stesse, che nel rapporto con i colleghi
  5. formulazione di ipotesi di intervento, individuazione ed uso di stretegie e supporti mediatori
  6. verifica in itinere e riorganizzazione delle ipotesi e del progetto sulla base delle verifiche effettuate
  7. valutazione del progetto e monitoraggio periodico in itinere

Grazie alle esperienze positive sviluppate in questi anni e forte del suo rigoroso protocollo e dello staff di professionisti che sviluppano e lo supervisionano, la Fondazione ha costruito una buona rete di collaborazioni con aziende private e/o piccoli esercenti di Milano con i quali sono attivi:

  • assunzioni a tempo indeterminato presso l’Azienda Panciok (punti di ristorazione Panini Durini)
  • assunzioni a tempo indeterminato presso il Mandarin Hotel (reparto mensa e cucina)
  • tirocini retribuiti presso il Mandarin Hotel (reparto lavanderia)
  • esperienze formative presso: Salone di bellezza Powder Room a Cusano Milanino (MI), Laboratorio di restauro mobili Polignum nel quartiere Dergano a Milano, Centro Polisportivo Samma di Cusano Milanino (MI)